Blocco Pantano e' una strada nella zona Pantano D'arci adesso zona industriale di Catania.Era in passato una zona acquitrinosa infestata di zanzare portatrici di malaria.Poi in età fascista è stata bonificata ed adibita a zona di insediamento industriale . Blocco di idee,sogni,speranze, libertà...Pantano come la difficoltà ad uscirne fuori in un tempo inferiore alle 8 ore.
venerdì 2 settembre 2011
"Quousque tandem abutere..." (sin quando sopporteremo...)
"Quousque tandem abutere..." (sin quando sopporteremo...), citazione di Cicerone scelta per dare il titolo a questo video. Realizzato da un collettivo umano non indifferente, tra incontri reali e scambi avvenuti in rete con persone fantastiche che consacrano ogni giorno la loro vita al bello e all'arte.
Gli abusi di potere sono oggi all'ordine del giorno per questo crediamo che sia giusto esprimere dissenso con le armi che abbiamo, quelle della creatività. Il testo è in siciliano giusto per far piacere ai nostri amici leghisti, giusto per dar voce a terre e realtà che voce mai hanno avuto.
Testo, interpretazione, regia e montaggio: Valentina Gaglione
Riprese video e Musica: Marco Milone (Cattivo Costume)
Immagini e visual: Fabio D'Angelo (Blocco Pantano)
Missaggio: Fabio Fanuzzi (FuZZ)
Ca l'autri mi rapunu li porti
nun mi servi
Sula me vogghiu rapiri li porti
Chiuttostu datimi li mezza pi capiri
Datimi la cunuscenza
N'zignatimi la vostra risata fausa
N'zignatimi macari a sputarici di supra
E vi ni iti
Vi ni iti megghiu di quannu arrivastuvu
vi ni iti cu sireni e lampeggianti
sgrusciu e mancu nu rampicanti
Vi ni iti e lassati a nuatri
lu papiru sbranticatu di la storia sbagghiata.
trad.
Che gli altri mi aprano le porte
non mi serve
Sola me le voglio aprire le porte
Piuttosto datemi i mezzi per capire
Datemi la conoscenza
Insegnatemi la vostra risata falsa
Insegnatemi anche a sputarci sopra
E ve ne andate
Ve ne andate meglio di quando siete arrivati
Ve ne andate con sirene e lampeggianti, rumore
e senza lasciare neanche un rampicante
Ve ne andate
e lasciate a noi il papiro sdrotolato
della vostra storia sbagliata.
Valentina Gaglione
giovedì 4 agosto 2011
Blindati, oscurati, finiti nel gorgo di effimera passione
figli del loro tempo..
nella loro primavera nel loro divenire agli occhi della luna..
abbracciati nel loro interminabile destino
nel loro tempo all'ultima ombra del vento
che li abbondona in quel mare infinito
e intanto fugge il loro tempo come un bambino che dorme
e li porta alle sue porte..
non esiste tempo per un amore senza tempo. Dario Furnari
blindati, oscurati, finiti nel gorgo di effimera passione; Mirko Mazzini
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Cosa scoprire ancora?
Cosa scoprire ancora?
Anche guardarsi alle spalle è una burla del mondo.
Se il vero c'è, tra risse e luci,
è il ritorno dei colori sulle pelli.
Le curve e le sporgenze,
il più e il meno
che s'incontrano nell'estasi.
Io dico il vero,
è l'altra parte di me,
l'anima, contessa ,superba
a mentire.
Il corpo non mente,
Il capo chinato non mente
Il corpo non sente,
Il capo chinato non sente
Ora che ti vorrei,
racchiusa nella severità di uno sguardo
e in una piccola mano
sulle mie spalle di figlio .
Valentina Gaglione
Anche guardarsi alle spalle è una burla del mondo.
Se il vero c'è, tra risse e luci,
è il ritorno dei colori sulle pelli.
Le curve e le sporgenze,
il più e il meno
che s'incontrano nell'estasi.
Io dico il vero,
è l'altra parte di me,
l'anima, contessa ,superba
a mentire.
Il corpo non mente,
Il capo chinato non mente
Il corpo non sente,
Il capo chinato non sente
Ora che ti vorrei,
racchiusa nella severità di uno sguardo
e in una piccola mano
sulle mie spalle di figlio .
Valentina Gaglione
...e scivoleremo insieme
... e scivoleremo insieme su una notte colorata...e voleremo insieme sopra teste benpensanti...e torneremo là, dove non c'è un inizio.
Mirko Mazzini
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lunedì 4 luglio 2011
ARRIVERA’ IL NUOVO BIG BANG (i bambini ricostruiranno la terra)
ARRIVERA’ IL NUOVO BIG BANG
(i bambini ricostruiranno la terra)
I pazzi discutono con il vento
di sesso, politica e mercati,
o di ponti , laghi e palazzi,
meta turistica dei suicidi
che di tanto in tanto vanificano il viaggio
in coma sul filo di confine oltre le maree
che separa la terra dalle galassie,
i pollini in massa dalla via lattea,
i ciliegi dalle code delle comete,
e l’uomo da Dio e dall’animale.
Ci si scontra fino a fondersi con l’asfalto
non siamo più cellule di sabbia ma di petrolio,
i nostri occhi non sono più finestre aperte
ma due oblo di lavatrice in centrifuga costante,
non siamo più quel sereno nel caos ordinato
non abbiamo più le gambe per correre
o le braccia come ali per migrare.
Non siamo più autonomi nel pensare
ma solo automi da telecomando
elettrodomestici da salotto
ed automuniti per andare al mare.
Teorizziamo male il sacrificio,
ci risparmiamo in sentimenti , valori e riflessioni,
così come si fa con il denaro
unico metro che ci misura nell’eccesso del possesso
non più dell’anima ma dell’oggetto.
Siamo separati in casa e per le strade
che a mezzo metro dalla spalla del vicino
per legge mai scritta dal divino
le distanze si dilatano per miliardi e miliardi di km
senza più udire l’eco dell’amore mai partito
perché si continua a proiettare sull’altro
le proprie contraddizioni ed imperfezioni
trafiggendo con trave evangelica occhio e cranio dell’amico.
Così facendo evaporiamo lentamente
sotto forma di radiazioni e malumori ,
dimenticando noi stessi e ciò che siamo
fino a diventare androidi malamente programmati.
A questo punto mi verrebbe da dire,
il nostro cosmo interno è particella vuota
immobile, impazzita nel girarsi attorno di continuo,
e forse un giorno imploderemo
per quel continuo contrarsi in se stessi
per esserci svenduti dopo essere cresciuti,
per aver lavorato , inseguito il tempo, e mai contenti,
per aver ucciso il vento,
miglior amico del pazzo fuori contesto,
per aver condannato i suicidi e gli onesti,
per aver osannato progresso malato e disonesti.
Si un giorno imploderemo senza rumore
per lasciare in mano ai bambini potere e condizione
a dare inizio ad un nuovo Big Bang
per nuovi parametri di coscienza ed evoluzione
dove il reale è il sogno, ed il sogno è reale.
Pasquale Sacchinelli
giovedì 30 giugno 2011
Donna
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domenica 19 giugno 2011
"A me pare, ch'io vegga il rigagnolo del lor sangue correr per terra."
per noia, a volte,
come non avessero spazio
tra un mattone e l'altro,
nell'aria polverosa,
tra i calcinacci dei vecchi trompe l'oil,
come se
porti solo una eco distante,
distorta,
di ogni possibile senso.
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Vita
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Timida
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lunedì 30 maggio 2011
Poppatti
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Casi
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Catania
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Occhi
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Matto
Quel matto son io
che vorrebbe un cappello più grande
ed un paio di mani più attente
che nasconda bene perfino alla gente" (Negramaro)
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ed un paio di mani più attente
che nasconda bene perfino alla gente" (Negramaro)
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Brian Molko
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di quei rimpianti assurdi...
e su quei tasti duri scorrono lenti ricordi...di nebbia, luna, sogno...di quei rimpianti assurdi
M.Mazzini
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Zoe
Mi perdo tra i graffi dei capelli! C'è un mondo di colori e sfumature che non possono non coinvolgere lo spettatore. Mi viene quasi voglia di tuffarmi tra la chioma per assaporare ogni segreto di questa donna.
Valentina Gaglione
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vertigini del quotidiano
gli uomini sono come il mare, azzurro capovolto che riflette il cielo, sognano di navigare ma non è vero
R. Vecchioni
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Compagna di cammino
E mentre il fuoco cresce e
noi ci allontaniamo,senza voltarti – piangi –
complice del destino.
Senza paura, avanzi,
compagna di cammino.
M.Mazzini
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Le sirene
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Luci e ombre
c'è un ombra per ogni persona
c'è una musica che comincia in una meta alla deriva senza mare
c'è una favola a lieto fine
c'è un amico quando ne hai bisogno
c'è tutto questo nella tua oscurità
ma tu ancora viaggi come un poeta in una strada senza luce dove i tuoi desideri sono le case dove il tuo orizzonte è scritto con il sangue sopra un muro e non chiedergli perchè....percorri quella riva in quella luce.....c'è una luce per ogni ombra c'è un anima di luce e ombra per ogni persona.
Dario Furnari
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Sabato
c'è da portare a spasso l'anima
rincantucciata nel cuore,
cerco solo di non sgualcire troppo
l'amore
Dario D'Angelo
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Schegge
schegge di vetro, di memoria, di paura...schegge che segnano, tagliano e spezzano...e lasciano dentro una nuova speranza, una vecchia amarezza, un ritrovato ritorno...
M.Mazzini
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sabato 7 maggio 2011
Anime
anime senza benzina, che bruciano in un attimo un secolo di vita...anime senza meta che sognano da un secolo un attimo di vita.(M.Mazzini)
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Fine di un amore
poi si gira l'angolo della pagina, la svolta della strada diventa un'altra strada...e la fine un nuovo inizio..di guerra, di pace, di amore e di viaggio. (M.Mazzini)
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Amore
un'amore leggero, leggiadro, lontano da tutto ciò che è ragione. (M.Muccapazza)
forse fuggiasco... stellare e ancestrale. Forse lontano nel solo pianeta di antichi ricordi. (M.Mazzini)
Piacere angosciante
"panni" della vita sensuali, duri e difficili stesi ad asciugare sotto un cielo tempestoso. Piacere ed angoscia.
Matilde Muccapazza
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Indifferenza
la vita la morte ti scorrono attorno...e tu, senza piangere, vai verso il tuo giorno. Indifferenza di oggi sarà catastrofe domani. Catastrofe di oggi...indifferenza per sempre.
M.Mazzini
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e...
E staccherò il mio corpo dalla mia anima. Camminerò tra gli alberi che dominano, tra i cuori che si spengono, per strade che si incrociano...
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Nell'aria
Assittatu na panchina non pinsavo a nenti.
Le mani erano mise in mezzo alle cosce e le gambe stavano aperte belle comode. Laria era fresca e la giornata meravigliosa. Si sinteva proprio che era primavera.
Certo navissi potuto approfittare. Chenesò. Fare pensieri profondi. Chiedermi cose importanti. Ma chimminifutteva.
E' così bello chiuriri l'occhi e nesciri do munnu ogni tanto.
Tutto intorno sinteva vuci e profumi e desideri e nella mia testa ognuna di quelle cose addivintava un culuri e vulava nellaria e esplodeva come quando ci sù i fuochi dartificio per la santa.
Assittatu na panchina non pinsavo a nenti e u niuru aspittava a veniri.
Le mani erano mise in mezzo alle cosce e le gambe stavano aperte belle comode. Laria era fresca e la giornata meravigliosa. Si sinteva proprio che era primavera.
Certo navissi potuto approfittare. Chenesò. Fare pensieri profondi. Chiedermi cose importanti. Ma chimminifutteva.
E' così bello chiuriri l'occhi e nesciri do munnu ogni tanto.
Tutto intorno sinteva vuci e profumi e desideri e nella mia testa ognuna di quelle cose addivintava un culuri e vulava nellaria e esplodeva come quando ci sù i fuochi dartificio per la santa.
Assittatu na panchina non pinsavo a nenti e u niuru aspittava a veniri.
Dario D'Angelo
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giovedì 28 aprile 2011
Dervisches Tourners
Voglio vederti danzare
come le zingare del deserto
con candelabri in testa
o come le balinesi nei giorni di festa.
Voglio vederti danzare
come i Dervisches Tourners
che girano sulle spine dorsali
o al suono di cavigliere del Katakali.
E gira tutt'intorno la stanza
mentre si danza, danza
e gira tutt'intorno la stanza
mentre si danza.
E Radio Tirana trasmette
musiche balcaniche, mentre
danzatori bulgari
a piedi nudi sui braceri ardenti.
Nell'Irlanda del nord
nelle balere estive
coppie di anziani che ballano
al ritmo di sette ottavi.
Gira tutt'intorno la stanza
mentre si danza, danza.
E gira tutt'intorno la stanza
mentre si danza.
Nei ritmi ossessivi la chiave dei riti tribali
regni di sciamani
e suonatori zingari ribelli.
Nella Bassa Padana
nelle balere estive
coppie di anziani che ballano
vecchi Valzer Viennesi.
come le zingare del deserto
con candelabri in testa
o come le balinesi nei giorni di festa.
Voglio vederti danzare
come i Dervisches Tourners
che girano sulle spine dorsali
o al suono di cavigliere del Katakali.
E gira tutt'intorno la stanza
mentre si danza, danza
e gira tutt'intorno la stanza
mentre si danza.
E Radio Tirana trasmette
musiche balcaniche, mentre
danzatori bulgari
a piedi nudi sui braceri ardenti.
Nell'Irlanda del nord
nelle balere estive
coppie di anziani che ballano
al ritmo di sette ottavi.
Gira tutt'intorno la stanza
mentre si danza, danza.
E gira tutt'intorno la stanza
mentre si danza.
Nei ritmi ossessivi la chiave dei riti tribali
regni di sciamani
e suonatori zingari ribelli.
Nella Bassa Padana
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vecchi Valzer Viennesi.
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Buttitta
Una voce potente della poesia Italiana del '900. Un poeta semianalfabeta, comunista,
commerciante abilissimo, un uomo che ha attraversato la prima guerra mondiale, la resistenza, le lotte dei lavoratori negli anni '60 e '70, un poeta che cantava le sue poesie con voce spiegata, come un antico cantore, "con la sua voce di ferro", come diceva Carlo Levi, un uomo e un poeta per cui tutto era poesia, lo sguardo, le cose, i gesti, la lotta, il dolore, la rivolta contro l' ingiustizia. Un poeta tutto da riscoprire, una voce forte, decisa, in un momento storico in cui la poesia sembra relegata ad un ruolo minore, di canto individuale, solitario. Amato da Pasolini, Sciascia, Contini, Carlo Levi, De Mauro. Un poeta quasi dimenticato da riproporre con forza, da celebrare con passione. E con riconoscenza.
commerciante abilissimo, un uomo che ha attraversato la prima guerra mondiale, la resistenza, le lotte dei lavoratori negli anni '60 e '70, un poeta che cantava le sue poesie con voce spiegata, come un antico cantore, "con la sua voce di ferro", come diceva Carlo Levi, un uomo e un poeta per cui tutto era poesia, lo sguardo, le cose, i gesti, la lotta, il dolore, la rivolta contro l' ingiustizia. Un poeta tutto da riscoprire, una voce forte, decisa, in un momento storico in cui la poesia sembra relegata ad un ruolo minore, di canto individuale, solitario. Amato da Pasolini, Sciascia, Contini, Carlo Levi, De Mauro. Un poeta quasi dimenticato da riproporre con forza, da celebrare con passione. E con riconoscenza.
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sabato 9 aprile 2011
Mani
Annusati le mani, nonno!
E cerca il sapore della terra bagnata,
cerca il colore rosso di vene d’argilla
che non risplendono più.
Annusati le mani, figlio!
Cerca se puoi la voglia di pane e latte,
cerca ancora lo stupore del bambino che ride,
che hai dimenticato lontano.
Annusati le mani, donna!
Trova il coraggio di ritrovare...
Trova la forza di dimenticare...
Trova la dignità di una vita migliore (da SOTTO LA CORTECCIA - M.Mazzini - L'Odore delle Mani)
E cerca il sapore della terra bagnata,
cerca il colore rosso di vene d’argilla
che non risplendono più.
Annusati le mani, figlio!
Cerca se puoi la voglia di pane e latte,
cerca ancora lo stupore del bambino che ride,
che hai dimenticato lontano.
Annusati le mani, donna!
Trova il coraggio di ritrovare...
Trova la forza di dimenticare...
Trova la dignità di una vita migliore (da SOTTO LA CORTECCIA - M.Mazzini - L'Odore delle Mani)
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Nessuno
NESSUNO MAI SI ARROGHI
DIRITTO ALLA VIOLENZA,
A SUPERIORITÀ, A DOMINIO.
NESSUNO SOPRAVVIVE. (da L'Eremita Nessuno - Sotto la Corteccia - M.Mazzini)
DIRITTO ALLA VIOLENZA,
A SUPERIORITÀ, A DOMINIO.
NESSUNO SOPRAVVIVE. (da L'Eremita Nessuno - Sotto la Corteccia - M.Mazzini)
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E ancora una volta...
appesi..appoggiati sono i silenzi e i sogni, sospesi...ammollati sono i fradici destini. E ancora una volta...Mirco Mazzini
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Morte
È basso il grigio,
che non fa uscire luce.
È tenace la vita
Circondata da muri
Che legano e stringono.
È vuoto il nostro intorno,
vuoto di facce inutili. (Periferia da SOTTO LA CORTECCIA - M.Mazzini)
che non fa uscire luce.
È tenace la vita
Circondata da muri
Che legano e stringono.
È vuoto il nostro intorno,
vuoto di facce inutili. (Periferia da SOTTO LA CORTECCIA - M.Mazzini)
dove mi stanno portando ? perche' in un carro bestiame , c'e' uno sbaglio ...... non sono ebreo . Cazz che angoscia. (Toni Perrotta)
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Soli
Così come l’immagine riflessa di un riflesso...
Aspetto di aspettare l’ennesima...occasione.
(SPECCHIO di M.Mazzini da Sotto la Corteccia)
Aspetto di aspettare l’ennesima...occasione.
(SPECCHIO di M.Mazzini da Sotto la Corteccia)
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martedì 5 aprile 2011
"Questa assenza ben sopportata non è altro che l'oblio"
Chiudere gli occhi, le orecchie, le mani.
Ascoltare i pensieri,
serrati,
le frasi smarrite,
i desideri mancati.
Dario D'Angelo
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domenica 20 marzo 2011
AAA Cercasi - Carmen Consoli
Un video creato da Delfo Zimbone con i miei disegni
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