Blocco Pantano e' una strada nella zona Pantano D'arci adesso zona industriale di Catania.Era in passato una zona acquitrinosa infestata di zanzare portatrici di malaria.Poi in età fascista è stata bonificata ed adibita a zona di insediamento industriale . Blocco di idee,sogni,speranze, libertà...Pantano come la difficoltà ad uscirne fuori in un tempo inferiore alle 8 ore.
martedì 27 novembre 2012
lunedì 19 novembre 2012
Sugnu Liberu - Disìu
Fabio D'Angelo
venerdì 9 novembre 2012
Principesse
La maestra ne aveva preparate tante, ognuno di noi poteva scegliere tra forme diverse per sbizzarrirsi poi con colori, stoffe, piccoli pezzetti di carta luccicanti e colorati. In classe era tutto un correre, un chiedere. Carnevale era vicino, da lì a poco la Pasqua con i suoi giorni di vacanza e riposo.
Non ero contento dei modelli che mi erano toccati in sorte, con uno scambio assai costoso (ben tre figurine Panini quasi introvabili e una pallina di vetro dall'interno blu e viola) riuscii a convincere Francesco a cedermi uno dei suoi cartoncini. Era proprio quello che cercavo. Mi allontanai dal centro dell'aula e trovai uno spazio vicino alla finestra. Con me avevo della carta crespa dorata e l'intera collezione di pezzi di vetro raccolti durante l'estate: verdi, marroni, qualcuno trasparente o giallo, uno addirittura azzurro. Li avevo portati da casa dentro un sacchettino rosso che avevo recuperato tra i regali di Natale. Era un vero tesoro.
La maestra se ne accorse quando già avevo ritagliato la mia sagoma, era stata occupata a dirimere una lite tra Susanna e Nicola. Lei diceva che lui le aveva preso un colore, lui sosteneva che quello in realtà fosse suo. Era un difficile problema. Avevano entrambi un astuccio con 12 Carioca identici ed era difficile capire chi avesse ragione. La maestra dopo averli ascoltati tirò fuori dalla sua borsa un colore simile a quello conteso e lo diede alla bimba che, sorridendo, fece una boccaccia al bimbo.
"Cosa hai portato?" mi guardava un po' incuriosita passando le dita sottili e curate tra quelle gemme. Io ero troppo occupato ad incollare bene la carta crespa per poterle rispondere. Alzai solo un attimo la testa per vederla allontanarsi verso gli altri.
Ero nei guai, fino a quel momento tutto era andato a meraviglia: avevo ritagliato con precisione, ero riuscito a non sporcare con le dita la carta dorata, non avevo perso nulla. La vera difficoltà stava in quei pezzi di vetro che non volevano star su con la Coccoina. Troppo pesanti. Cadevano dopo pochi secondi o piegavano la carta. Risolsi il secondo problema incollando un nuovo strato di cartoncino, ma rimaneva impossibile trovare una soluzione per il primo. Barattai anche altri tipi di colla dai compagni, ma con inesistenti risultati. Non sapevo proprio come fare.
Fissavo la maestra e ritornavo sul mio lavoro e poi ancora sul suo viso, fin quando non scoppiai in silenziose lacrime. Fu allora che lei si avvicinò e mi passò la mano sui capelli, poi prese la corona e la mise in testa: "Grazie Filippo, è bellissima!" sussurrò piano senza farsi sentire dagli altri.
Passai la manica del grembiule sul viso bagnato e non seppi far altro che sorriderle.
Testo: Dario D'Angelo
Illustrazione: Fabio D'Angelo
sabato 3 novembre 2012
Contro corrente
Motociclista,
in autostrada,
corri senti il vento tra
i capelli..
Cavallo,
tra i campi,
corri senti il vento tra
la pelle..
Musicista,
tra i suoni, senti il cuore
vibrare…
Artista, tu
senti il vento tra i capelli,
la libertà della corsa
il cuore vibrare…
Lasci un immagine,
indelebile
nella vita dell’osservatore
che andrà
e và…
contro corrente…
Testo di Giabbattino Leonora
Soffione
Solo un miope non vede l'integrità di un soffione...spinti dal vento vanno lontano, qualcuno si piega, qualcuno si mantiene dritto,qualcuno cade giù per terra...ma ognuno di loro mantiene il proprio posto nell'universo..
Candy Candy Bruno
a te ti
a te ti vorrei dire che ti amo
che te tu mi inzuccheri il mattino
come una brioche calda, come un panino
come ogni buona cosa che mangiamo
a te ti vorrei dire che ti voglio
che te tu non sai nemmeno quanto
o forse sì, quanto mi stai accanto,
che questo però non si scrive su di un foglio
a te ti vorrei dire che ti sogno
che te tu sei per me in ogni cosa
nella merda, nella terra, nella rosa
e di pensare questo, oh no, non mi vergogno.
Dario D'Angelo
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=dpgaU2ypUiA
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=dpgaU2ypUiA
Guardami il viso
E’ truccato stanotte.
Spicchi di luna sulle gote
non sostengono incuria alcuna.
Dipinto a festa,
chiama te
e i discorsi impiccati
prima d’ogni corsa.
Sussurra,
urla
eppure non ha risposta
nessun colore in cambio.
Estenuante attesa d’espressione,
d’approvazione
Mentre rimani innocente
senza sentire niente.
Non ha pace la speranza
di crederti nell’angolo,
a leggermi le labbra
a spiarmi i sospiri
Di giorno allieva attenta
ingorda di dettagli.
Spettatrice
del tuo gesticolare furioso,
di notte guardiana impaurita
dell’agitato riposo.
Ma ora mi rimane questo viso.
Cerone salato e infimo rimmel limone
calato giù sui palmi.
Vorrei salvare le lacrime.
Indegne di rincorrersi per un volto non guardato
o una parola rivestita d’anonimo.
Allora fallo ora
Guardami!
Guardami rassettare piume alle stanze.
Allora fallo ora.
Osserva taci
e poi parla.
Diviene gelo il non detto
e non si scioglie
con il semplice rossetto del mattino.
Testo di Valentina Gaglione
Sul viso
Una persona è i libri che ha letto, la pittura che ha visto,
la musica ascoltata e dimenticata, le strade percorse.
Una persona è la propria infanzia, la sua famiglia,
vari amici, qualche amore, abbastanza seccatori.
É una somma, abbassata da infinite sottrazioni...
S. Pitol
Sperare
Continuo a soffiare
sulle bolle,
a sperare nei colori.
Frenesie dell'anima,
frange di interferenza
fra una giornata e l'altra.
Dario D'Angelo
Dario D'Angelo
Mondo disperso
Prima che cali la notte e scelga il silenzio
E poi ti chiedo di venire insieme a me,
a chiudere i cicli , le porte , i porti,
perché nessuno possa fuggire
E poi ti chiedo di venire insieme a me,
a chiudere i cicli , le porte , i porti,
perché nessuno possa fuggire
Uomo qualunque
Siamo di passaggio, tutto è di passaggio , il passaggio a livello è di passaggio, le passeggiate sono di passaggio, gli incontri sono di passaggio....l'amore è di passaggio.. eppure ci ostiniamo a correre dietro al tempo, la sveglia puntata alla stessa ora del mattino , la pausa pranzo, la pausa sigaretta, le preoccupazioni sono di riciclo e di passaggio , la fine del mese è di passaggio , la mal
attia è di passaggio, la morte è di passaggio.... le nuvole sopra di noi di passaggio , i temporali e le tempeste di passaggio ....ma l'unica cosa che rimane stabile,fermo, e si tramanda da generazione in generazione è questo cazzo di sistema ciclico delle cose del potere .... questa è la filosofia spicciola di un uomo qualunque.... Pasquale Sacchinelli
Insonnie
Non riuscivo a fare un passo senza che nascesse un ricordo.
La musica quel ritorno di immagini piacevoli e disparate di un passato decaduto, che a mala pena riesce a svanire. Se qualcosa di brutto e penoso accadde, fu realizzato in compagnia di una qualunque canzone.......a tutto c'è una colonna sonora - quindi è drammatico ricordarlo, logora l'anima.
Salvatore Massimo Fazio tratto da "Insonnie"
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